Giallo acceso: così si presenta il curcuma agli occhi dell'osservatore. Il suo colore brillante rispecchia anche la sua efficacia terapeutica. Oggi scoprirete in quali ambiti è utile questa preziosa polvere e come potete usarla correttamente tutti i giorni.
Una radice, innumerevoli effetti
Il curcuma si presenta in forma naturale come una radice. La pianta deve il suo colore giallo intenso alla curcumina, un pigmento e principio attivo. Nel corso degli ultimi decenni è stato dimostrato da numerosi studi che il curcuma ha un notevole effetto antinfiammatorio, antiossidante e addirittura anticancerogeno. L'ambito di applicazione che ne consegue è dunque molto ampio. Ne sono stati provati gli effetti positivi nel trattamento di vari tipi di tumore.
Lo stesso vale per i problemi alle articolazioni; la somministrazione della polvere gialla favorisce fortemente anche il recupero post-operatorio. Ci si può affidare a questa poliedrica spezia anche contro i problemi gastrointestinali: durante un recente studio placebo-controllato su pazienti affetti da colite ulcerosa, nell'arco di un mese si è potuto osservare un netto miglioramento dei sintomi in più della metà dei soggetti trattati con il curcuma.
Radice, polvere o curcumina in capsule: con quale forma si ottiene la maggiore efficacia?
Il principio attivo più importante della radice di curcuma è, come già detto, la curcumina. Secondo vari studi, però, la curcumina non è l'unica componente salutare di questa radice. Sembra piuttosto che sia il complesso totale delle sostanze contenute a garantire un'efficacia ottimale. Per questo motivo l'assunzione in capsule non è necessariamente la soluzione più sensata.
La radice può venire utilizzata, in piccole quantità, cruda e grattuggiata, ad esempio in aggiunta alla porzione quotidiana di verdure o insalata. In alternativa, si consiglia di utilizzare la polvere macinata, che è disponibile in praticamente qualsiasi negozio. Il curcuma in polvere si presta paricolarmente bene in cucina per preparare piatti a base di riso e di lenticchie. Per una maggiore efficacia, bisognerebbe sempre combinare questa polvere con del pepe nero macinato. Naturalmente sono possibili anche ulteriori abbinamenti con altre spezie, come il coriandolo, il fieno greco o il peperoncino.
Qual è la dose consigliata e ci sono controindicazioni?
Soprattutto se state muovendo i primi passi nell'uso del curcuma, dovreste utilizzare questa polvere con parsimonia perché i suoi effetti sono molto forti. La dose giornaliera non dovrebbe superare la punta di un cucchiaino. In presenza di calcoli biliari non è invece molto consigliabile assumere regolarmente il curcuma. Il curcuma stimola infatti i movimenti della cistifellea, che impediscono il ristagno della bile. Consumando regolarmente il curcuma, la cistifellea si contrae rilasciando una parte del suo contenuto. Grazie a questo meccanismo, la polvere gialla può impedire la formazione di calcoli biliari. Se questi tuttavia sono già presenti, una contrazione del genere può provocare dolore. Grazie ai suoi effetti altamente antinfiammatori, in generale questa poliedrica spezia gialla dovrebbe però essere in prima fila nelle nostre ricette, perché non solo dà brio ai nostri piatti, ma porta anche dinamicità nella nostra vita!
Fonte: Dr. Greger, Michael e Stone, Gene: Sei quel che mangi: Il cibo che salva la vita. Gli alimenti che prevengono e curano le malattie. Baldini+Castoldi, 2016.
Nel nostro Dentifricio medico abbiamo sfruttato l'azione antinfiammatoria del curcuma per trattare la gengivite e la parodontosi:
Ordina qui il dentifricio medico!
Per domande e consigli restiamo a vostra dispozione al numero +43 1 2350329 36!
Nel nostro negozio per la salute trovate naturalmente tutti gli altri prodotti che fabbrichiamo per voi con molta cura.